
100 anni fa, Citroën ha inaugurato una nuova era della mobilità sulle strade svizzere. Con il suo stile inconfondibile e le sue tecnologie all’avanguardia, il marchio ha caratterizzato e rivoluzionato la mobilità elvetica. Vanessa Maruccia, Head of Marketing & Digitalisation, vive il marchio e contribuisce alla sua crescita. L’abbiamo incontrata per una chiacchierata.
Citroën opera su territorio svizzero dal 1924 e, come Emil Frey, ha festeggiato il suo 100° anniver sario. Ad oggi, in Svizzera, sono stati lanciati circa 300 modelli diversi. Cosa rende così speciale que sto rapporto centenario tra Citroën e la Svizzera?
«Proprio come per Emil Frey, 100 anni sono un grande evento per un marchio automobilistico. Arrivare a festeg giare un centenario, significa aver compiuto molti passi giusti. Nel corso degli anni Citroën si è adeguata perfet tamente alle esigenze degli automobilisti e ai vari trend del momento. Attualmente, ad esempio, la tematica che sembra essere sulla bocca di tutti è la mobilità elettrica. Citroën contribuisce con modelli che sono sempre stati e continuano a essere un’alternativa al mainstream classico ed uniforme.»
«Avere il coraggio di essere diversi è il mio motto fin da prima che mi unissi al team di Citroën.»
C’è un modello di questi 100 anni che l’ha partico larmente colpita o al quale è particolarmente affe zionata e perché?
(Ride): «Posso sceglierne solo uno? È difficile. Sicura mente la Citroen CX per il suo look e la leggendaria tec nologia idropneumatica. L’innovazione era all’avanguar dia per l’epoca e il comfort è ancora oggi uno dei punti di forza del marchio. Lo si nota subito mettendosi al volante di una Citroën. Se pensiamo ai giorni nostri, sarebbe la C5 Aircross: è un vero piacere affrontare lunghi viaggi impegnativi con queste sospensioni straordinarie. Parlo per esperienza personale.»
In qualità di responsabile marketing, lei non è solo responsabile di Citroën, ma anche del marchio DS Automobiles. Cosa apprezza particolarmente dei due marchi e cosa fa la differenza?
«Mi piace molto lavorare per brand che consentono fles sibilità e creatività. Entrambi i marchi ci permettono di essere molto creativi perché è da sempre nel loro DNA. Degli esempi lampanti di creatività? I nostri pop-up store DS RIVOLI, le AMI alla Street Parade o la DS Travelgui de con la sua serie di foto uniche. Essere audaci significa sperimentare e rischiare per far sì che i clienti riescano ad entusiasmarsi realmente per il marchio. Per ottenere ciò, siamo molto lieti di dare il massimo o anche di più, ogni singolo giorno.»
Fin dal principio, e soprattutto con la nuova Ami, la ë-C3 e la conceptcar Oli, Citroën ha mostrato uno spiccato lato innovativo. Come viene visto il futuro in casa Citroën e cosa possiamo aspettarci per il 2025, 2026 e 2027?
«Citroën ha elettrificato l’intera gamma nel giro di tre anni grazie alla sua predisposizione all’innovazione e alle esigenze dei clienti. La conceptcar Oli, ad esempio, è ricca di novità per quanto concerne l’ottimizzazione del peso, l’utilizzo di una speciale tipologia di cartone come materiale, la nuova aerodinamica, la trazione elettrica estremamente efficiente e molto altro ancora. Queste innovazioni o ottimizzazioni saranno integrate nei nostri veicoli futuri. Nei prossimi anni procederemo nella stessa direzione … garantiamo anche in futuro di rimanere di versi e per nulla convenzionali.»
Una domanda un po’ superflua, ma d’obbligo. Sia mo curiosi di sapere quale auto guida attualmente e cosa le piace particolarmente di quest’auto?
«Al momento guido una DS 4. Per me è la DS ideale. Dinamica, sportiva e naturalmente confortevole. Potrei continuare a parlarne, ma probabilmente dovreste scrive re un articolo a parte.»